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Ruth Deutschmann

Benjamin Epp

Galtür

2008-08-18

Nicole D´Incecco

1999

Sì, e il 22 febbraio, alle nove e mezzo, è - lì alla Jamtalhütte ? entrò in casa la valanga . E il 23, cioè il giorno seguente, alle quattro, arrivò a Galtür. - Ero naturalmente molto insicuro, perché dopo non avevamo più la corrente elettrica ... Alle nove e mezzo chiamai ancora velocemente mio padre, perché sapevo, che dopo sarebbe andata via la corrente, e glielo raccontai, ma gli dissi anche, he a noi non era successo niente - che non dovevano preoccuparsi, che dovevo ancora io stesso guardare in casa, non potevo - che sapevo soltanto che la valanga era nella sala e - in cucina, e - come fosse la situazione su, al primo piano - secondo piano, non lo sapevo. Ma gli - la cosa più importante era, che sapessero, che non c`era successo niente. Avevo anche una radio per comunicare in ogni momento con mia moglie. E sempre ci davamo un appuntamento per la radiotrasmissione, del giorno seguente. E sapevo anche che il pomeriggio - mia madre sarebbe andata da mia moglie, da Edith, nella casa a Winkl - semplicemente perché si era preoccupata per me e - o aveva pensieri e paura. - Perché me lo disse alle tre - me lo radiotrasmesse ancora. Poi il prossimo appuntamento per la radiotrasmissione era fissato per le sei e mezzo. E alle sei e mezzo non rispondeva più nessuno. Poi pensai: "Cos` è successo? Qualcosa non va. E non risponde nessuno e non risponde nessuno." Avevo anche un radioricevitore, che funzionava a batterie. Misi dentro le batterie, e poi sentii: "A Galtür - valanga enorme." - In fondo non ci credetti, finché mio padre non arrivò il giorno dopo, con l`elicottero. - Perché ero talmente sicuro, lì, dov`è la mia casa, nella zona verde, assolutamente protetta dalle valanghe, lì non poteva essere successo niente. Ero così sicuro, che lì non fosse successo niente. E poi - invece sì.